Program: new restaurant take&stay
Client: dalla lella al mare
Type: commission
Location: rimini [italy]
Year: 2018
Size: 160 smq
Status: completed
Photos: fabio bascetta
The project is inspired by a dual vision. The research project aimed at exploring the concept of “imperfect beauty”, the beauty of self-made inspired by the nature, and the passing of time and its contaminations. The second vision continues the archiNOW! deepening on the identity of the “showcase”, the access door that anticipates the vision of space to its user. Not a large uniform, minimal and rigorous glazing, but the fragmentation of the surface in the intent of a more intimate dimension. As a “screen” designed with boxes of various sizes juxtaposed randomly, the showcase is developed. This same theme wraps part of the interior walls to define the functional air of preparation and services. At the same time it becomes a “narrative screen” of memories and senses, a story for objects and images of a woman and her children who since 1987 have embarked on this path with passion, love and success. The images printed on glass assimilate the space and at the same time reflect the surrounding environment, creating multiple visual levels, playful and poetic. Finally, a simple brick wall, recovered during the renovations, cleaned and pigmented, becomes a worksheet for writer Michele Costa, who designs “Lella” on a horizon line that goes to the sea.
Il progetto trae ispirazione da una duplice visione. La prima appartiene a una ricerca dei progettisti tesa ad esplorare il concetto di “bellezza imperfetta”, la bellezza del self-made che trae ispirazione dalla materia naturale, grezza e dal trascorrere del tempo e dalle sue contaminazioni. La seconda continua l’approfondimento di archinow sulla ricerca dell’identità della “vetrina”, la porta di accesso che anticipa la visione dello spazio al proprio fruitore. Non un’ampia vetrata uniforme, minimale e rigorosa ma, al contrario, la frammentazione della superficie nell’intento di una dimensione più intimistica. Come uno “schermo” concepito come somma di riquadri di varie dimensioni accostate casualmente, si sviluppa la vetrina. Questo stesso tema avvolge parte delle pareti interne sino a definire l’aria funzionale della preparazione delle pietanze e dei servizi. Al tempo stesso diviene “schermo narrante” di memorie e sensi, un racconto per oggetti e immagini di una donna ed i suoi figli che dal ’87 hanno intrapreso questa strada con passione, amore e successo. Le immagini stampate su vetro assimilano lo spazio e al tempo stesso riflettono l’ambiente circostante creando livelli visivi multipli, giocosi e poetici. Infine una semplice parete di laterizio, recuperata durante i lavori di ristrutturazione, ripulita e pigmentata, diviene foglio di lavoro per il writer Michele Costa che disegna la Lella su una linea di orizzonte che va al mare. Sia gli arredi che il pavimento sono in larice naturale taglio sega, per donare un’atmosfera “morbida e fresca” in estate e una dimensione più “calda” ed avvolgente nel periodo invernale, unita al tepore della stufa in maioliche posta al centro della sala.